E’ molto tempo che non scrivo…
In realtà non ho mai smesso, solo che le parole son rimaste nascoste in pagine che ho sfogliato mille volte, senza trovar il coraggio di renderle pubbliche.

E sapete perchè?
Perchè mi sono ritrovata in un mondo che è cambiato all’improvviso, ancor più pieno di menzogne, pregno di pregiudizi, di brutti istinti e falsi miti.

Ti svegli un giorno e ti rendi conto che non andrà tutto bene, che non ne usciremo migliori…

Anzi, in questi ultimi due anni è venuto fuori il peggio da ognuno di noi; come dico sempre le persone si sono rivelate per quel che sono: povere di intelletto, senza personalità, facilmente impressionabili, ancor più semplicemente riconducibili sulla stessa via, quella di un gregge dal pensiero unico.

Trattasi di Decadentismo del Terzo Millennio, in cui la banalità del male è talmente banale da divenire normalità. L’umana ignoranza di un popolo innamorato dei suoi padroni; schiavi che non hanno coscienza di esserlo, pro dittatori e contro i propri stessi fratelli.

Ho perso le forze per spiegare, confrontarmi, dialogare e contrastare pregiudizi, false ideologie, mancanza di obiettività, discernimento.

Mi sconcerta la derisione, l’etichettamento, la generalizzazione, il fomentare l’odio sociale.

Di quale verità assoluta stiamo parlando, o ci facciamo carico, come fosse l’unico stendardo da appendere? Ad oggi nessuno di noi è in possesso della verità, che ci piaccia o no.

Ma nonostante tutto non smetterò mai di pormi domande, fosse solo per mettere in discussione luoghi comuni: io penso dunque sono, io ragiono e dissento, perchè ciò vuol dire evolvere, far maturare la coscienza.

“La libertà personale è inviolabile” cita l’art. 13 della Costituzione Italiana: non abituatevi, siate contro l’assuefazione, contro la paura, contro il controllo delle vostre vite, contro una libertà posticcia e condizionata.

Non esiste altra bandiera se non quella della dignità e dei diritti inalienabili del singolo individuo, da tenere alta sempre e per la quale combattere.

E che vita sarebbe altrimenti, quella vissuta con la paura di morire? E fosse anche una sconfitta questa guerra, sarà gloriosa al pari degli Spartani alle Termopili.

Se #ilviaggiofiniscequi o #ilviaggiononfiniscemai dipende solo da noi. @Blogjuls

“Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono”
Bertold Brecht

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