State attenti, prima che sia troppo tardi: la paura è l’arma ideale della tirannia, della dittatura!
Le azioni approssimative del governo sul contenimento del virus la dicono già lunga in che mani ci troviamo.
Nessun piano sanitario accettabile e logico: impossibilità nel fare i test a tutti e in tempi brevi, e cittadini lasciati da soli in casa se presentano i primi sintomi. INAMMISSIBILE!
Aziende ferme, senza incentivi e nel giogo delle banche e dei finanziamenti.
Famiglie rinchiuse in casa con conti da pagare: l’affitto o il mutuo, le tasse, gli alimenti…
Nulla al momento è stato fatto e mi indigno non poco nel vedere i politicanti da strapazzo proni al volere dell’Europa strozzina, sempre presenti in TV senza uno straccio di programma serio, che faccia in modo di non prolungare questa agonia, questa cronaca di una morte annunciata: quella di un intero paese e dei suoi cittadini.
Ora, non discuto la decisione di contenere i contagi con la quarantena, ma non è continuando a restare a casa che il virus sparisce: come dire si sente solo, fa le valigie e va altrove?
Occorrono misure di sicurezza adesso, subito; occorre far ripartire il paese prima che sia troppo tardi.
Invece il governo che fa? Non solo ha limitato le libertà individuali, schiacciando tutti i principi di democrazia, sputando sulla Costituzione a suon di DPCM, (che ricordo, restano sempre atti amministrativi e non leggi: sì perchè il Parlamento non ha avvallato nulla!), ma ha perdurato in un’unica strategia: #iorestoacasa.
Grazie sì, resto a casa a fare la calzetta, a guardare programmi spazzatura, che rincoglioniscono i più, affermando tutto e il contrario di tutto.
Trattasi di democrazia impiccata, di gioco del potere attraverso un’autorità e misure illegittime: pura propaganda del terrore.
Ma non siamo in guerra, vorrei ricordarlo, visto che continuate in ogni modo ad asserirlo per spaventarci: la guerra cari miei poltronari è ben altro, ne riparliamo quando vi vedrò con i vostri piedi vicino ad una mina, o in mezzo a intere città rase al suolo, con qualche carro armato qui e là e militari armati ovunque.
Non siate complici di questa aberrazione: perchè se non reagite siete consenzienti e non vittime! Il dissenso non vi rende pecore nere, ma uomini funzionali, che ragionano con il proprio cervello, si pongono domande e cercano infinite risposte.
E veniamo all’applicazione IMMUNI: dovrebbe tornare di moda il buon senso, quello civico insieme ad un’onesta e corretta linea politica, che preservi il popolo, l’intero paese, le sue sacrosante e inalienabili libertà, tra cui il rispetto della privacy.
Il sogno di ogni dittatore soggiogare un popolo attraverso il tracciamento, in cui ogni fottuto spostamento sarà registrato: non siete più persone, ma numeri e ognuno di voi un possibile untore.
La peste! Che Iddio ci salvi dalla peste con qualsiasi mezzo!!! Ecco, un po’ così il meccanismo che si è innescato, nè più nè meno di quello attuato in America con il Patriot Act: è sempre per il vostro bene rinunciare alla libertà.
Sc-IMMUNI-ti: così ci vogliono, servi e servili. E badate bene che una volta perso il vostro diritto alla libertà civile non lo recupererete.
Io la app e il braccialetto li metterei a voi, governanti arroganti e spregevoli, per tutta questa messa in scena: dateci i mezzi per lavorare in sicurezza, chè il buon senso su come comportarci a noi non manca di certo.
Di voi non posso dire lo stesso.
VOX POPULI VOX DEI. Fate sentire la vostra voce…
@Blogjuls #noimmuni
Poche ora fa Giuseppe Conte in diretta televisiva afferma che la app IMMUNI non sarà obbligatoria, ma una libera scelta. Mi permetto di prendere le sue parole con le pinze, dal momento che tra il dire e il fare il signore in questione finisce sempre in mezzo al mare…
Detto questo, IMMUNI resta da valutare attentamente, con tutte le implicazioni del caso: il Garante della privacy deve esprimere il suo parare formale, dal momento che non ha potuto esaminare l’app ancora in via di definizione. Lo stesso farà la Commissione Europea a fine giugno.
I dubbi restano e sono molti…
#Blogjuls